Ad accompagnare i sei mesi di presidenza francese del Consiglio dell’Unione europea, che inizierà il 1° gennaio 2022, c’è un “ambizioso programma culturale e artistico” fatto di iniziative dedicate in modo particolare ai giovani europei, spiega il sito istituzionale, guidato dal ministero della Cultura e dall’Institut Français, ente associato al ministero degli Affari esteri. Nella programmazione in territorio francese si trova così il “Monumental Tour” del dj e produttore Michaël Canitrot sarà la cornice di un “ambizioso dialogo tra patrimonio e creazione contemporanea”, attorno a monumenti emblematici che un’imponente scenografia, con musiche e luci mostrerà sotto nuove angolature (data e luogo da confermare, trasmesso in diretta su Internet). A marzo uscirà invece un volume, “Le Grand tour”, un “autoritratto dell’Europa”, tracciato da 27 autori dei 27 Stati membri. La Francia intende poi esportare in Europa la sua iniziativa Démos, progetto sociale lanciato nel 2010 nel Paese per avvicinare alla musica bambini che vivono in zone sfavorite, e creare un’orchestra giovanile europea: arriveranno perciò a Parigi quasi 120 musicisti tra i 12 e i 16 anni dei 27 Stati membri (20-27 febbraio) e si esibiranno in due concerti pubblici il 25 e 26 febbraio. Ci saranno eventi simili che coinvolgeranno giovani che studiano arte (Eurofabrique: reinventing Europe, dal 7 al 10 febbraio). E poi in calendario una mostra fotografica, “Traversées d’Europe”, con gli scatti di sei artisti che hanno percorso e fotografato il continente.
C’è poi un programma culturale pensato per Bruxelles: gli edifici del Consiglio saranno “vestiti” all’inizio di gennaio con i 37 colori delle 27 bandiere degli Stati membri (a cura dell’Ateliers Adeline Rispal) con un articolato e complesso progetto che simboleggerà il motto europeo “uniti nella diversità”. Il 10 gennaio la cerimonia di apertura del semestre avverrà al ritmo dello spettacolo acrobatico “Möbius” della Compagnie XY. Poi ancora una mostra nello spazio multidisciplinare di Bozar, “Sorties d’écoles”, e una nella sede del Parlamento europeo renderanno visibili talenti artistici giovanili del nostro continente.