Ammonta ad un totale di 102 milioni di euro lo stanziamento previsto dall’Avviso pubblicato sul sito del ministero dell’Istruzione, in attuazione delle misure del React Eu/Pon “Per la scuola” 2014-2020 sulla transizione green nelle istituzioni scolastiche. L’obiettivo – spiega una nota – è quello di “promuovere il tema della transizione ecologica e lo studio dell’educazione ambientale nelle scuole statali del primo e del secondo ciclo d’istruzione, con particolare riguardo alle Regioni del Mezzogiorno”. “La sostenibilità – afferma il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – deve essere la spina dorsale dei percorsi di studio della nuova scuola che stiamo costruendo per le studentesse e gli studenti”. “Questo ulteriore investimento in laboratori e strutture per l’educazione ambientale – aggiunge il ministro – conferma il nostro impegno, che ho avuto modo di esporre anche alla Cop26 di Glasgow, e ci consente di fare un altro passo concreto nella realizzazione degli obiettivi del Piano ‘RiGenerazione Scuola’, perché la formazione sui temi della sostenibilità diventi sistemica e trasversale”.
Due le Azioni previste dal bando: nell’ambito dell’Azione 1, alle scuole del primo ciclo vengono assegnati 45 milioni di euro per l’educazione ambientale di alunne e alunni, tramite la realizzazione o la riqualificazione di orti e giardini a fini didattici, innovativi e sostenibili, come luoghi di apprendimento delle discipline curricolari, delle scienze, delle arti, dell’alimentazione, degli stili di vita salutari, della sostenibilità; nell’ambito dell’Azione 2, per gli istituti del secondo ciclo delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), con priorità per le scuole a indirizzo agrario, sono stati stanziati 57 milioni di euro per la realizzazione di laboratori didattici di “agricoltura 4.0”, anche con l’utilizzo di tecnologie idroponiche, di sistemi digitali per il monitoraggio delle colture basati sull’IoT (Internet of Things), di strumenti digitali per la qualità, la sicurezza alimentare, la tracciabilità dei prodotti, di laboratori per l’alimentazione sostenibile, per l’utilizzo delle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico. “Potranno essere finanziati – prosegue la nota – anche laboratori per lo studio e la sperimentazione degli impatti delle attività economiche sull’ambiente, sulla produzione dei rifiuti, sulla qualità dell’aria, sui consumi di acqua, energia, suolo e altre risorse naturali e per il riciclaggio dei rifiuti”.