“Avvertiamo anche in questo tempo un diffuso senso di disorientamento. I disagi e le incertezze creati dalla pandemia hanno reso questo smarrimento più palpabile. Anche noi ascoltiamo esperti, conduttori, scienziati e tecnici, ma ci rendiamo conto che sono uomini pure loro e che tutti andiamo avanti un po’ a vista. Nel fondo dell’anima avremmo tutti bisogno di un faro sicuro che ci orienti e illumini il senso e la direzione giusta della nostra esistenza così da non in frangerci sugli scogli”. Lo scrive, nel suo messaggio per Natale, mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine.
“Assieme ai pastori, allora, in questi giorni speciali del Santo Natale ritagliamoci il tempo necessario per andare effettivamente incontro a Gesù che viene”, il suggerimento del presule.
“Ritroviamo dunque la gioia che viene dall’alzare gli occhi e la mente verso Dio per offrirgli la nostra lode e il nostro ringraziamento – l’invito dell’arcivescovo –. Sperimenteremo che il cuore torna a pulsare di sentimenti di fraternità verso chi ci è vicino. Ne abbiamo bisogno per contrastare, tra l’altro, quel clima oppositivo e, talora, di astio reciproco, collegato alla durezza della pandemia, che deve preoccuparci perché rischia di intossicare ancor peggio del virus”.
Mons. Mazzocato conclude: “Questa è la via diritta che Gesù è venuto a tracciare sulla terra e sulla quale ci invita a camminare, seguendo le sue orme. È la via che merita il canto degli angeli: ‘Pace in terra agli uomini che egli ama’”.