“La celebrazione di ciò che è avvenuto a Betlemme, anche quest’anno, ci coglie in un momento particolare segnato dalla pandemia. C’è una ripresa della vita sociale, ma rimangono varie forme di paure e di tensioni che toccano coloro che sono più fragili”. Lo afferma il vescovo di Cuneo e Fossano, mons. Piero Delbosco, nel messaggio natalizio alla diocesi.
“Nelle nostre due diocesi – sottolinea il vescovo – siamo nel pieno della seconda fase del Sinodo. Stiamo vivendo le Assemblee dei membri sinodali in rappresentanza delle parrocchie e di tutte le altre componenti ecclesiali presenti ed operanti nelle nostre realtà”. “Anche la Chiesa italiana sta vivendo il medesimo cammino sinodale”, ricorda mons. Delbosco, aggiungendo che “ci stiamo interrogando sull’attualità dell’annuncio del Vangelo e sulle modalità in cui tutti siamo coinvolti. Stiamo cercando maggiore comunione, partecipazione e missionarietà. Tutto parte dall’ascolto perché lo Spirito avvolge tutti”.
Commentando poi la festività del Natale, nella quale “celebriamo la venuta del Signore in mezzo a noi”, il vescovo evidenzia che “Dio ha preso l’iniziativa e ha accolto il sì di Maria e di Giuseppe”. “Quella nascita a Betlemme è l’irruzione di Dio nella storia degli uomini. Gesù nasce nelle nostre famiglie e nel nostro cuore se sappiamo cogliere la Luce sbocciata in quella notte”, prosegue mons. Delbosco. “Il sì di Maria e Giuseppe . Rivela il vescovo – mi fa pensare ai tanti sì che possiamo dire nei momenti gioia e di letizia ed anche a quelli più difficili dei momenti di dolore ed oscurità. Mi piace pensare al Signore Gesù che, entrando nel mondo, ha osservato ed ascoltato i suoi contemporanei. Quella grotta è luogo di incontro, prima con la gente semplice del luogo e poi con coloro che arrivavano da lontano. Dopo un lungo o breve cammino, c’è la contemplazione che prepara l’ascolto”. “Vorrei proprio che il Natale 2021 sia segnato da questi medesimi atteggiamenti”, l’auspicio di mons. Delbosco, per il quale “non si tratta di fare tanta strada materiale; abbiamo bisogno di muoverci spiritualmente per rimetterci in ascolto della Parola del Signore. Non solo, il Natale sia anche l’occasione per fermarci, per ascoltare, per stare a fianco dei nostri cari, senza dimenticare chi fa più fatica nel mondo”.