Terminato il suo discorso alla Curia Romana, il Papa – a braccio – ha consigliato tre libri “da leggere, non da lasciare in biblioteca”. Il primo, ha detto, è quello di “un grande teologo sconosciuto, il sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della fede, don Armando Matteo, che riflette su un fenomeno sociale che provoca la responsabilità”. “E’ provocatorio, fa bene”, ha assicurato Francesco citandone il tiolo: “Convertire Peter Pan. Il destino della fede nella società dell’eterna giovinezza”. Il secondo libro consigliato dal Papa, ha spiegato Francesco, “è un libro sui personaggi secondari, dimenticati della Bibbia. E’ di Luigi Maria Epicopo, ‘La pietra scartata’. Sottotitolo: ‘Quando i dimenticati si salvano'”. “E’ bello”, ha commentato il Santo Padre: “Leggendo questo libro – ha rivelato – mi è venuta in mente la storia di Naaman il Siro”. Il terzo libro, ha concluso il Papa, “è “una riflessione sul chiacchiericcio” del nunzio apostolico mons. Fortunatus Nwuachukwu: “Quitate las sandalias. El coraje de cambiar”.