“Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi per rendere la nostra terra abitabile e abitata nel modo giusto, cioè secondo il desiderio di Dio. È venuto a rendere la convivenza umana e le relazioni che la compongono sempre più autenticamente filiali, nei confronti di un Creatore che è padre fedele e affidabile, e insieme sempre più fraterne, nei confronti di ogni altro uomo e donna che abitano la nostra terra”. Dedicato alla Enciclica Laudato Si’ il messaggio quest’anno di Natale di mons. Corrado Pizziolo, vescovo della diocesi di Vittorio Veneto (Tv). “In questi ultimi anni sta maturando una forte sensibilità ambientale, che ci viene ricordata anche da Papa Francesco nella Laudato si’”, scrive il vescovo Pizziolo. “Ma, proprio in quella bellissima enciclica, il Papa ci ricorda che tale sensibilità rimane incompleta e sterile, se non viene accompagnata da quella fraternità e da quella capacità di farsi prossimo ad ogni uomo che Gesù ha vissuto e insegnato, a cominciare dalla sua nascita a Betlemme. Davvero la nascita di Gesù a Betlemme è l’inizio di quella “ecologia integrale” che il Papa ci propone e che ci rende capaci di vedere nelle altre persone e nel creato dei doni da accogliere con gratitudine e riconoscenza e da vivere nel rispetto, nell’accoglienza e nella capacità di uscire da sé stessi per fare della propria vita un dono”. L’invito è di vivere questi rapporti di fraternità in famiglia e “giorno dopo giorno, con tutti”. “Se vivremo così, ‘abitare la terra’ non significherà vivere ‘in un’orrida regione’, dove la vita diventa un peso o una condanna, ma sarà una gioia e una festa da condividere come figli e da fratelli”.