Venerdì 24 dicembre, alle ore 23, in cattedrale a Bologna l’arcivescovo, card. Matteo Zuppi, presiederà la messa della notte di Natale e sabato 25 alle ore 17.30 quella del giorno di Natale, animata dal coro. La mattina del 25 è in programma la visita del card. Zuppi alla casa circondariale “Dozza” di Bologna dove è prevista la messa alle ore 10 e poi alle ore 13, nella chiesa della Santissima Annunziata (via San Mamolo, 2), l’arcivescovo parteciperà al pranzo per i poveri organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio di Bologna.
Venerdì 31 alle ore 18, nella basilica di San Petronio, il card. Zuppi presiederà i primi vespri con il “Te Deum” di ringraziamento per l’anno trascorso e sabato 1° gennaio 2022 alle ore 17.30 in cattedrale celebrerà la messa della festa di Maria Madre di Dio nella 55ª Giornata mondiale della pace. Durante la liturgia consegnerà il messaggio del Papa dal titolo “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: strumenti per edificare una pace duratura” ad alcuni rappresentanti delle aggregazioni laicali, del mondo del lavoro e di gruppi impegnati nella promozione della pace. Visto il perdurare della pandemia le messe del 24 e 25 dicembre e quella del 1° gennaio saranno trasmesse in streaming sul sito dell’arcidiocesi e sul canale YouTube di “12Porte”. La messa della notte di Natale venerdì 24 alle ore 23 sarà trasmessa in diretta da E’Tv-Rete7 (canale 10) e da Trc Bologna (canale 15), quella del giorno di Natale sabato 25 alle ore 17.30 da E’Tv-Rete7.
Tutti i riti e gli appuntamenti si svolgeranno nel rispetto delle normative anti Covid.
“In questo Natale – afferma il card. Zuppi – il Signore viene anche nella pandemia e ci aiuta a capire che è tra noi anche dove c’è il male. Lui ci mostra come si vince il male: amando e quindi vincendo tutte le barriere. Lui vince quella tra l’infinito e il finito, tra l’eterno e il tempo, vince la barriera dell’isolamento e di tutti i distanziamenti. Anche noi, affinché ci sia davvero un Natale buono, dobbiamo vincere i tanti distanziamenti, quelli del cuore, quelli che ci tengono lontani: il pregiudizio e l’indifferenza, per cui non ci rendiamo più conto delle sofferenze degli altri. Dio decide ancora oggi di incarnarsi, di nascere, di scegliere la vita e vedersela anche con noi, non aspetta che tutto vada bene ma entra nella realtà per essere vicino ad ognuno di noi e portare amore e speranza a tutti”.
“Siamo lieti – ha detto don Davide Baraldi, vicario episcopale per il laicato, famiglia e lavoro – di riprendere questa consegna del Messaggio della pace durante la Messa del 1° gennaio. Negli ultimi due anni questa modalità era stata sospesa per via della pandemia. Nonostante in questi due anni siano aumentate le tensioni e i conflitti, consegneremo il testo del Papa a quanti sono impegnati nel mondo a promuovere la pace”.