“Le accuse che compaiono nella dichiarazione dei vertici della Chiesa sono prive di fondamento e distorcono la realtà della comunità cristiana in Israele”. Così Lior Haiat, portavoce del ministero degli Affari Esteri di Israele, in risposta alla recente dichiarazione dei capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme.
“La popolazione cristiana in Israele – Gerusalemme compresa – gode di piena libertà di religione e di culto, è in costante crescita, e fa parte del tessuto unico della società israeliana – afferma in una nota Haiat -. Dal giorno in cui è stato istituito, lo Stato di Israele è impegnato nella libertà di religione e di culto per tutte le religioni, nonché nel garantire la libertà di accesso ai luoghi santi”.
Secondo il portavoce del ministero degli Affari Esteri di Israele, “la dichiarazione dei leader della Chiesa a Gerusalemme è particolarmente esasperante dato il loro silenzio sulla difficile situazione di molte comunità cristiane in Medio Oriente che soffrono di discriminazioni e persecuzioni. I leader religiosi hanno un ruolo fondamentale da svolgere nell’educazione alla tolleranza e alla coesione e ci si dovrebbe aspettare che i leader della Chiesa comprendano la loro responsabilità e le conseguenze di ciò che hanno pubblicato, che potrebbe portare a violenza e causare male a persone innocenti”, prosegue Haiat. Lo Stato di Israele, conclude, “augura a tutti i cristiani in Terra Santa e nel mondo un Buon Natale e un felice anno nuovo!”