Quarantacinquemila euro per il Centro di cure palliative pediatriche del Bambino Gesù. È la donazione che la Figc-Federazione italiana giuoco calcio ha destinato all’Ospedale pediatrico della Santa Sede nell’ambito della collaborazione avviata nel 2015 a supporto delle attività di cura dei bambini e di accoglienza delle famiglie.
La somma è parte del ricavato dalla vendita dei biglietti per Italia-Svizzera, la partita di qualificazione ai Mondiali 2022 che si è tenuta il 12 novembre scorso allo Stadio Olimpico di Roma, all’indomani della visita degli azzurri ai piccoli ricoverati nella sede dell’Ospedale al Gianicolo. Tramite la Fondazione Bambino Gesù Onlus, l’importo contribuirà alla realizzazione del nuovo Centro di cure palliative pediatriche di Passoscuro (Comune di Fiumicino) che verrà aperto a gennaio 2022.
La struttura ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze speciali di bambini e adolescenti con malattia rara e inguaribile, ad alta complessità assistenziale, provenienti dal Lazio e dalle regioni del centro-sud Italia. Il Centro, con 20 posti letto, accoglierà l’intero nucleo familiare e creerà una rete con le strutture territoriali e i pediatri di famiglia per accompagnare pazienti e genitori nel percorso di cura in ospedale e, successivamente, a casa. “L’azione di cura è un’impresa collettiva, che ha bisogno del sostegno di ognuno. E la Federazione italiana giuoco calcio è sempre accanto a noi in questa direzione – sottolinea la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc -. Il nuovo dono della Figc e di tutti gli azzurri assume un significato davvero speciale perché è rivolto a bambini e ragazzi inguaribili e alle loro famiglie che hanno bisogno di essere accompagnati nella fase più difficile della malattia con cure e assistenza altamente specialistiche”.
“La Figc sostiene il Bambino Gesù – commenta il presidente federale Gabriele Gravina – nella sua opera di cura ai bambini che necessitano di assistenza sanitaria e di sostegno alle famiglie, incentivando programmi di responsabilità sociale con visite nei reparti dell’Ospedale e con contributi economici ad hoc. Siamo compagni di viaggio, diversi anni fa abbiamo avviato un percorso che ci vede al loro fianco per una giusta causa, abbiamo instaurato un rapporto di valore e di valori da cui la Federazione e i calciatori della nazionali hanno ricevuto molto di più di quanto hanno donato”.