Natale: mons. Massaro (Avezzano), “è l’abbraccio di Dio all’umanità intera, portiamolo ai nostri fratelli”

“Cristo è venuto in questo mondo non semplicemente per portare il perdono, bensì per portare se stesso. A Dio in realtà interessa la nostra vita, più che il nostro peccato”. Lo ha scritto il vescovo mons. Giovanni Massaro, vescovo di Avezzano, nel messaggio “L’abbraccio di Dio” inviato alla diocesi in occasione delle festività natalizie.
Il testo del vescovo inizia condividendo alcune situazioni di cui è venuto a conoscenza: “Il pianto di un ragazzo per la perdita della sua mamma a causa del Covid, la domanda di un bambino, ‘Perché i miei genitori non si vogliono più bene?’, la preoccupazione di un papà che teme di perdere il lavoro, la sofferenza di un malato oncologico che combatte da ventitré anni contro un terribile tumore, mi interrogano circa il Natale”. “Mi chiedo se sarà Natale anche per loro. E come potranno accogliere l’augurio di ‘Buon Natale’”, prosegue mons. Massaro: “Mi domando se gli auguri di Natale favoriranno in loro rabbia, tenerezza oppure disprezzo”. “Il Natale – ammonisce – non è una bella favola, è un mistero nel quale entrare”. “Penso a questi miei amici, alle persone che soffrono e mi chiedo: ‘Perché Dio si è fatto uomo? Che cosa lo ha spinto a spogliarsi di se stesso e ad assumere la condizione umana? E questa sua scelta può davvero portare un beneficio a tutti gli uomini, anche a coloro che sono segnati dal dolore?’”, continua il vescovo. “Il Natale è un atto di amore da parte di Dio per l’uomo. Non è un appello alla buona volontà degli uomini bensì la suprema epifania dell’amore di Dio”, osserva il vescovo, evidenziando che “per mostrare che ci ama di un amore senza limiti, Dio si è inventato il proprio annientamento. Non si è accontentato di un amore di beneficenza ma ci ha amati con un amore di totale condivisione”. E se “in questo tempo di pandemia abbiamo imparato che le relazioni virtuali non sono la stessa cosa delle relazioni in presenza” sperimentando quanto “nei giorni più bui ci sono mancati gli incontri e gli abbracci con le persone care”, mons. Massaro sottolinea che “il Natale è l’abbraccio di Dio all’umanità intera, soprattutto a coloro che vivono nel dolore”. “Il Natale – conclude il vescovo rivolgendosi al popolo della Marsica, che da tre mesi lo ha ‘accolto con grande affetto’ – ci affida anche un compito: cercare e amare gli uomini e le donne del nostro tempo così come siamo stati cercati e amati da Dio. Portiamo ai nostri fratelli, soprattutto se soli e bisognosi, l’abbraccio di Dio”.

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