“La ripresa avviene in un contesto nel quale la forte interdipendenza delle economie e la mobilità elevata delle merci incontrano una ritrovata competizione fra gli Stati – e anche fra le grandi corporazioni – per l’acquisizione di tecnologie, brevetti, componenti essenziali della filiera produttiva”. Lo ha evidenziato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso pronunciato in occasione della XIV Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia.
“Si prospetta – ha osservato il Capo dello Stato – un futuro in cui il posizionamento nell’economia mondiale dei singoli Paesi – o, nel caso europeo, di gruppi di Paesi – e il ruolo delle imprese transnazionali e globalizzazione convivranno in un equilibrio mutevole destinato a condizionarne anche il grado di indipendenza e di libertà d’azione”. Secondo Mattarella, “mutamenti di ordine strutturale che incideranno profondamente sul modello europeo di ‘economia sociale di mercato’, già posto a dura prova nei passati decenni, e ne imporranno, per preservarlo, una riformulazione, anche alla luce delle transizioni gemelle, verde e digitale”. “Il baricentro politico ed economico – ha proseguito – sembra progressivamente spostarsi dall’Atlantico al Pacifico: l’Europa – e la stessa Africa – devono interrogarsi sul loro futuro e sul ruolo che saranno chiamati a svolgere”. Sottolineando che “è questione che il summit fra Unione africana e Unione europea non potrà eludere”, il presidente ha anche osservato che “il XXI secolo non deve essere vissuto con la rassegnazione di una ineluttabile marginalizzazione dell’area europea”.