“Auguro a tutti voi un Natale che sia, di nuovo, un’esperienza di vero incontro con il Signore che si fa tenero bambino, di vera accoglienza nel vostro cuore e nella vostra vita di colui che, pur essendo impossibile ai cieli dei cieli contenerlo, si è fatto piccolo per essere accolto nel calore del nostro cuore”. Lo ha scritto nel messaggio di Natale rivolto ai sacerdoti e ai fedeli laici dell’eparchia di Lungro il vescovo, mons. Donato Oliverio. Ricordando le parole del profeta Isaia “il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce”, mons. Oliverio ha evidenziato come “in questa notte santa, come allora ai pastori, anche a noi appare un angelo che ci invita a non temere. Per questo siamo chiamati a uscire dalle nostre case per venire in chiesa”. Infatti “la santa liturgia ci fa salire verso quella grotta dove possiamo vedere il Signore. È il nostro salvatore”. Il vescovo ha sottolineato l’importanza del “cammino sinodale”, per il quale “anche la nostra Eparchia è chiamata a portare il proprio contributo di realtà orientale alle altre Chiese che sono in Calabria e alle Chiese che sono in Italia in una logica di scambio di doni”. Per mons. Oliverio “fare sinodo – che nasce dall’ascolto – è un esercizio lento, forse faticoso” ma allo stesso tempo serve ad “imparare ad ascoltarci a vicenda, sacerdoti e laici, tutti i battezzati, e interrogarci su cosa ci vuole dire Dio in questo tempo e verso quale direzione vuole condurci”.