La Danimarca vede crescere i contagi e quindi impone nuove restrizioni, come la chiusura di teatri e cinema. E dà il via il trattamento farmaceutico anti-Covid della Merck, Molnupiravir, per i pazienti a rischio con sintomi Covid. È il primo Paese europeo ad averla introdotta. Anche la Chiesa cattolica si è adeguata alle restrizioni, e in un messaggio il vescovo di Copenaghen, mons. Czeslaw Kozon, ha dato le nuove indicazioni per seguire la messa: entrate in vigore già ieri, lo saranno fino al 16 gennaio. Misure precise per il distanziamento, mascherina obbligatoria per tutti coloro che sono in chiesa e hanno più di 12 anni (si può togliere quando si sta seduti), ad eccezione del celebrante e di chi svolge qualche funzione nella liturgia. Se in chiesa è prevista un’affluenza superiore alle 100 persone, serve il green pass. Particolare attenzione si dovrà prestare la notte di Natale, con speciali indicazioni per l’entrata e l’uscita ed “evitare la folla fuori dalla Chiesa”. Si raccomanda “la comunione nella mano”, ma se qualcuno la vuole in bocca deve esserci “una fila speciale o ricevere la comunione per ultimi”. E in ogni caso se si toccano le mani o la bocca di qualcuno, dando la comunione, bisogna igienizzarsi prima di proseguire. Lo scambio della pace “venga espresso senza contatto fisico e si raccolgano le offerte tramite MobilePay o con cestini all’uscita”. Potrebbero arrivare ulteriori limitazioni, ma “le restrizioni non sono così rigorose come l’anno scorso, e possiamo rallegrarci che non sia stato fissato alcun limite di orario per le celebrazioni”, scrive il vescovo.