“A nome della Conferenza episcopale del Cile, ci congratuliamo con lei per la vittoria elettorale ottenuta oggi, che la porterà ad assumere la Presidenza della Repubblica a partire dal prossimo marzo. Il Paese le ha espresso un voto di fiducia e le affida una grande missione, destinata a dirigere il destino del nostro Paese come prima autorità e primo servitore”. Questo il pronto saluto dei vescovi cileni al nuovo presidente della Repubblica, Gabriel Boric, sostenuto da una coalizione di sinistra, che al ballottaggio di ieri ha vinto con il 55,87% dei voti, contro il 44,13% del suo avversario di estrema destra, Juan Antonio Kast, che ha riconosciuto la vittoria di Boric.
“Preghiamo Dio che le dia la sua saggezza e la sua forza, di cui senza dubbio avrà bisogno – prosegue la nota della Conferenza episcopale, che è firmata dal card. Celestino Aós Braco, vescovo di Santiago e presidente della Cech, e da Sergio Pérez de Arce Arriagada, vescovo di Chillán e segretario generale –. La missione è sempre maggiore delle nostre possibilità e capacità, ma confidiamo che, con la collaborazione dei cittadini, l’opera di vari attori sociali e politici, e la forza spirituale che deriva dalla fede e dalle convinzioni umane più profonde, possa affrontare il suo compito con generosità, impegno e prudenza”.
Concludono i vescovi: “La Chiesa cilena vuole continuare a contribuire, dalla sua particolare missione, alla costruzione di un’umanità più giusta e fraterna, dove soprattutto i poveri e coloro che soffrono siano rispettati nella loro dignità. Conti sul nostro sostegno e sulla nostra preghiera, e sul contributo della nostra azione pastorale, che svolgeremo sempre nel rispetto dell’ordine democratico del nostro Paese e delle sue autorità legittimamente elette”.