Coronavirus Covid-19: mons. Tardelli (Pistoia), “incomprensibile che cattolici convinti siano accanitamente ‘no-vax’”

“Veramente non riesco a capire come possano dei cattolici convinti – almeno così si professano – essere accanitamente dei ‘no-vax’. Non ci arrivo proprio”. Si apre con queste parole una riflessione del vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli, pubblicata dal settimanale diocesano “La Vita”.
“Sento e leggo a volte discorsi che non stanno né in cielo né in terra, ammantati di motivazioni addirittura di fede”, osserva il vescovo, aggiungendo che “mi meraviglia che posizioni del genere vengano fuori da gente che frequenta abitualmente la Chiesa, che si nutre del Vangelo di Gesù, che dovrebbe essere stata formata sulla dottrina cristiana”. “Per carità, su tante cose, anche nella Chiesa, ci possono essere legittime opinioni diverse e si possono anche dibattere questioni”, riconosce mons. Tardelli, sottolineando che “vale sempre infatti il saggio e antico motto: in necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus charitas (nelle cose dubbie o incerte c’è libertà di opinione, su quelle necessarie invece ci vuole unità, ma su tutto trionfi la carità)”. “Qui però – ammonisce – si va oltre. Si fanno accuse con una violenza inaudita. Si cita Satana e le potenze delle tenebre che sarebbero dentro i vaccini. Si afferma una fede che è puro fideismo e superstizione perché manda a farsi friggere quella ragione di cui il buon Dio ha dotato gli esseri umani”. “No. Non ci siamo”, afferma il vescovo: “Qui c’è un palese travisamento della fede cristiana e cattolica. Una deplorevole deriva che per grazia di Dio riguarda solo una esigua minoranza di fedeli”. “Ma da questi sedicenti cattolici – conclude – non bisogna farsi abbindolare”.

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