Austria: Opentalk.at, una chat rivolta agli adolescenti per confrontarsi e cercare aiuto durante la pandemia

La Caritas della diocesi di St. Pölten ha lanciato “Opentalk.at”, una nuova chat per i giovani dai 14 anni in su. Anonima, gratuita e disponibile 24 ore su 24: il progetto offre ai giovani dell’Austria orientale un primo punto di contatto: perché con il lockdown, la didattica a distanza e la solitudine, la pandemia ha lasciato il segno anche sui giovani, ha sottolineato in un comunicato il direttore della Caritas locale, Hannes Ziselsberger, che ha parlato di ricerca dell’identità, paura del bullismo, pressione dei coetanei. Il progetto scientificamente supportato mira a riunire i giovani con altri giovani, le cosiddette guide tra pari, di almeno 16 anni, e formati da psicologi per comunicare con i coetanei in cerca di aiuto. La piattaforma riguarda anche “questioni scolastiche e formative, sessualità e identità di genere, aspetto e percezione del corpo o problemi con i genitori”, ha affermato Ziselsberger. Oltre alle Caritas di St. Pölten e di Vienna, sono promotori del progetto istituzioni accademiche e il ministero della Salute. “Il bello di questa innovativa offerta di supporto è che è stata sviluppata non solo per i giovani, ma con i giovani”, ha spiegato Sabine Scharbert, responsabile del dipartimento Caritas per la consulenza familiare e la psicoterapia.
L’offerta non è un’alternativa alla terapia, alla consulenza o al colloquio medico. Se la conversazione chiarisce che qualcuno ha bisogno di maggior supporto rispetto al mero scambio nell’ambito della chat, i referenti possono stabilire un contatto con esperti su richiesta, ha sottolineato Scharbert. Il direttore generale della Caritas viennese, Klaus Schwertner ha ribadito che “la pandemia colpisce tutti noi, ma in misura diversa. E adolescenti e giovani adulti, in questi tempi difficili, hanno ricevuto fino ad ora troppa poca attenzione dalla politica e dalla società”.

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