Pranzi natalizi, feste del dono e consegna a domicilio di cesti alimentari. Sono le tre direttrici sulle quali si muoverà la Comunità di Sant’Egidio di Genova per stare vicino a quante più persone possibile in occasione delle prossime festività natalizie. “Vogliamo portare non solo cibo ma soprattutto speranza” ha dichiarato Sergio Casali, della Comunità genovese di Sant’Egidio. I numeri testimoniano da una parte la domanda di tante persone che chiedono aiuto e dall’altra la solidarietà che cresce anche in tempi difficili. “Saranno 10mila, forse anche di più, le persone che trascorreranno le feste di Natale insieme a noi” ha spiegato Casali ricordando che “abbiamo chiesto aiuto a tante persone e si sono attivati circa un migliaio di volontari della nostra associazione e altrettanti amici si sono uniti per darci una mano. Sono numeri importanti ma necessari perché stiamo cercando di partire, non dalle nostre risorse, ma dalla domanda che intercettiamo”. “Quest’anno – ha aggiunto – riprenderemo i pranzi di Natale anche se in maniera ridotta”. “Avremo meno pranzi degli anni precedenti al lockdown e saranno aperti a poche persone. Per motivi sanitari non avremo i più fragili, gli anziani e i bambini”. Per i più piccoli saranno organizzate diverse occasioni di incontro, le “feste del dono”, che si terranno in decine di luoghi in tutta la città. Ciascuna sede potrà ospitarne anche più feste per ridurre l’affluenza e garantire le distanze di sicurezza. “Queste feste si terranno all’aperto per permettere a tutti, anche a coloro che non hanno il green pass o il super green pass di partecipare. A ciascun bambino verrà offerto un dono personalizzato grazie alle raccolte fondi che abbiamo attivato e alla generosità di tante persone”. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato ancora Casali – è di ravvivare la speranza, tanto più in questi tempi difficili in cui sempre più persone la stanno perdendo”. Per questo motivo, neppure gli anziani e i fragili saranno lasciati soli. Grazie ai tanti volontari, il giorno di Natale verranno recapitati centinaia di di cesti alimentari con prodotti cotti e pronti all’uso. Un modo per cercare di stare il più possibile vicino a tutti anche in questo secondo Natale dominato dalla pandemia.