Soddisfazione della presidenza e dell’intera Federazione nazionale scuole materne (Fism) – che in Italia riunisce circa 9mila realtà educative alle quali sono iscritti circa 500mila bambine e bambini e che coinvolge oltre 40mila persone, fra educatori e addetti – dopo aver appreso che sono stati assegnati ulteriori venti milioni di euro alle scuole dell’infanzia paritarie, sulla base di criteri individuati da un apposito decreto del ministero dell’Istruzione (da adottarsi entro 30 giorni dalla entrata in vigore della legge). “Anche se la cifra richiesta inizialmente al governo e poi al Parlamento era sicuramente superiore – ha fatto sapere con una nota il presidente nazionale della Fism, Giampiero Redaelli – siamo contenti che il Parlamento, con il quale avevamo intensificato la nostra interlocuzione negli ultimi mesi, abbia ascoltato ed accolto la sfida di sostenere queste nostre scuole. Ne siamo grati. Si tratta di scuole no profit, capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale, e che in molti luoghi costituiscono un prezioso presidio educativo e sociale”. La forte richiesta di maggiori aiuti – che ha trovato parziale risposta in una delle misure contenute nell’emendamento del governo reso pubblico oggi – era stata formulata come impegno prioritario nell’ultimo Congresso nazionale Fism, nella consapevolezza di un servizio senza fini di lucro che in Italia scolarizza il 35% dei bambini dai 3 ai 6 anni. Un numero “sufficiente, a qualsiasi governo, per comprendere che non è più rinviabile la predisposizione di misure strutturali al fine di garantire il proseguimento del servizio educativo”, aveva ripetuto Redaelli in diverse sedi istituzionali nei giorni scorsi. “È solo l’inizio”, avverte ora. E spiega: “Durante il prossimo anno l’interlocuzione sarà ancora più serrata. Obiettivo: garantire finalmente a tutte le scuole un pieno riconoscimento per il servizio svolto e alle famiglie l’auspicata e concreta parità di trattamento”.