Tre distinte donazioni in favore della popolazione del Kosovo sono state effettuate negli scorsi giorni dai militari del contingente italiano impiegato nella missione Nato “Joint Enterprise”, interessando una scuola per bambini gestita da suore, la Croce Rossa locale ed un presidio medico, tutti nel sud del Paese. I progetti di cooperazione civile-militare dell’unità italiana del Rcw, Regional command west, di Kfor, sono stati portati a termine dal 185° Reggimento artiglieria paracadutisti e dal Reggimento logistico Folgore, che hanno consegnato una fornitura di apparati medici all’Health Center di Elez Han/Han I Elezit, con lo scopo di fornire al centro medico locale delle attrezzature ospedaliere mancanti, migliorando le condizioni sanitarie a supporto degli abitanti. Il sindaco Mehmet Ballazhi, come riportato sul sito del ministero della Difesa, ha ringraziato il contingente italiano per l’impegno in Kosovo durante la cerimonia di consegna alla quale erano intervenuti il tenente colonnello Pagliaro, comandante del Gsa, Gruppo supporto aderenza, ed il direttore del Centro di medicina familiare Nijazi Luma. Sono stati donati invece alla Croce rossa di Kacanik, kit alimentari composti da farina e altri generi alimentari, per il sostegno delle famiglie in difficoltà economica a causa della pandemia da Covid-19, come sottolineato anche da Naim Hysaj, segretario della Croce rossa. Articoli di cancelleria, ausili didattici, giocattoli, dispositivi di protezione individuale e generi di prima necessità, sono stati donati alla scuola materna Nena Cabrini di Prizen, gestita dalle suore angeliche di San Paolo e frequentate da circa 120 bambini albanesi, turchi, rom e gorana, per la maggior parte musulmani. La scuola risulta essere uno dei rari istituti della municipalità che fornisce un concreto supporto ai bambini che necessitano di bisogni speciali, risultando di fondamentale sostegno alle famiglie che devono affrontare e gestire queste situazioni.