C’è possibilità di comporre dei nuovi canti di Natale? Dalle parole di Papa Francesco a proposito del “Patto educativo globale”, Missioni Don Bosco e la Fondazione Pontificia Gravissimus Educationis hanno ricavato l’invito a promuovere un’iniziativa che coinvolgesse i giovani in un confronto diretto con i valori religiosi. Nasce così il “Christmas Contest”, concorso musicale – per ora circoscritto all’Italia ma pensato per ripetersi su scala più vasta – che ha visto partecipare molti artisti da diverse regioni. Sono giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni, invitati a produrre un brano inedito ispirato ai valori del Natale. I brani partecipanti sono stati 60, riconducibili ai generi musicali più diversi: folk, rock, blues, reggae, gospel, rap.
A giudicare le opere migliori una giuria composta da Roberto Cenci, Adriano Pennino, Silvia Notargiacomo, Dario Salvatori e Barbara Mosconi, che ha selezionato gli otto brani eseguiti durante la finale presso i presso i Forum Studios di Roma che andrà in onda su Tv2000 il 22 dicembre, alle 21.30. Tra i finalisti – Valentina Tioli, Valentina Campo, I Fake, I Reale, Valentina Carati, Soul Food Vocalist, Luca Menini e Matteo Faustini – i primi classificati per testo, musica o interpretazione parteciperanno al Concerto di Natale all’Auditorium di via Conciliazione a Roma trasmesso il 24 dicembre da Canale 5.
Il Christmas Contest ha coinvolto anche la Nazionale Cantanti che, spinta dal compositore Mogol, ha prodotto il brano inedito “I colori del mondo”.
Le iniziative contribuiranno a far conoscere un piano missionario denominato “Il Congo è il cuore dell’Africa – aiutaci a farlo battere”.
Missioni Don Bosco e Gravissimum Educationis sostengono l’istruzione di base e la formazione professionale nella Repubblica democratica del Congo, Paese dove il reddito medio a persona è inferiore a mezzo euro; le due istituzioni contribuiscono a creare il tessuto di una nuova generazione istruita e abilitata a svolgere le professioni richieste per lo sviluppo del grande Paese, dove sembrano confluire tutte le difficoltà tipiche dell’Africa: abuso delle risorse, sfruttamento della popolazione, contese etniche, proliferazione di bande armate, malattie. Missioni Don Bosco destinerà gli aiuti ai 224 studenti del Centro professionale di Masina e la Gravissimus Educationis ai 120 alunni della scuola materna ed elementare della Casa della Pace di Kikwit.