“A Natale puoi … donare alle famiglie in difficoltà”: è la nuova iniziativa che la Caritas diocesana di Spoleto-Norcia ha pensato per le famiglie che vivono situazioni di disagio. In prossimità del Natale sarà, quindi, possibile condividere vestiti, sciarpe, cappelli, giochi, libri e cibo. Basterà contattare la Caritas per ricevere informazioni precise su cosa acquistare da inserire nel pacco natalizio per una specifica famiglia, che naturalmente rimarrà nell’anonimato. “La nostra intenzione – afferma il direttore della Caritas don Edoardo Rossi – è quella di sensibilizzare la comunità diocesana ad avere particolare attenzione verso le famiglie in difficoltà, che sono purtroppo in aumento nella consapevolezza che, come ci ricorda papa Francesco, i poveri si aiutano non a parole ma con i fatti e che per cambiare la storia è necessario ascoltare il loro grido”. Tra le iniziative messe in campo per il Natale c’è la riapertura della Locanda della Misericordia a Spoleto che garantirà anche pasti in asporto. Il 25 dicembre, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo inviterà a cena (19.30) presso la parrocchia di S. Venanzo in Spoleto le persone assistite dalla Caritas. La cena è offerta dal ristorante l’Apollinare di Spoleto. Mentre il Bar Commercio di Spoleto offrirà per alcune persone in difficoltà la cena di fine anno. Nel frattempo i volontari della Caritas si stanno recando nella Casa di Reclusione di Spoleto per la distribuzione ai detenuti di media sorveglianza di prodotti per l’igiene del corpo (bagnoschiuma, shampoo, sapone liquido…), indumenti sportivi e scarpe da ginnastica raccolti nelle parrocchie della Diocesi domenica 3 ottobre scorsa. Nel pomeriggio di mercoledì 15 dicembre il direttore della Caritas, don Edoardo Rossi, si è recato in carcere per consegnare ai detenuti le lettere di Buon Natale preparate per loro dai bambini del catechismo. “Questi fratelli e sorelle hanno commesso dei reati, ma come cristiani – ha affermato don Rossi – abbiamo il compito di visitarli e di soccorrerli, dobbiamo impegnarci ad abbattere in noi e nella società dove viviamo il muro del giudizio e del pregiudizio. A tal proposito, nei prossimi giorni con alcuni volontari sarò nuovamente in carcere per consegnare a ciascun detenuto un piccolo pacco di Natale a nome della Caritas: un panettone, del cioccolato, un torrone e la Lettera Enciclica di papa Francesco Fratelli tutti”.