“Sarebbe opportuno aprire un laboratorio per Torino, focalizzando l’attenzione sul lavoro e sulle opportunità di sviluppo per tutti ! Uno spazio in cui, a partire dalle difficoltà di questo territorio, ma anche dalle sue potenzialità si progettano e sperimentano interventi innovativi per promuovere l’occupazione, coinvolgendo e facendo partecipare direttamente i lavoratori”. È la proposta lanciata ieri sera dall’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, durante la messa per il mondo del sociale che ha presieduto al Santo Volto in prossimità del Natale.
Ricordando che “non spetta alla Chiesa trovare soluzioni concrete per affrontare una realtà quanto mai difficile come è ad esempio quella del lavoro e tante altre che assillano un numero crescente di poveri”, l’arcivescovo ha sottolineato che “tocca sicuramente alla comunità cristiana e a me” il compito di “operare in due direzioni”: quella dell’ascolto e quella della rappresentanza e dell’aggregazione. “Sento la necessità di affiancare e prestare vicinanza a chi soffre per la povertà crescente come sono tante famiglie e persone”, ha rivelato mons. Nosiglia, osservando che “oggi soprattutto nel territorio torinese, fa soffrire molto il problema del lavoro perché spesso viene a mancare”. L’arcivescovo si è detto “molto preoccupato dalle tante situazioni di crisi che affliggono il mondo del lavoro nel nostro territorio. E il dramma di tanti fratelli lavoratori è anche quello della Chiesa”. “Di fronte a questa situazione di rinnovata crisi occupazionale – ha evidenziato – abbiamo la necessità di trovare vie nuove e coraggiose, insieme alle organizzazioni sindacali, al mondo imprenditoriale della nostra regione e alle istituzioni locali, perché oltre che punto di riferimento per i lavoratori diventino soggetti in grado di indirizzare le politiche economiche con proposte innovative e coraggiose”.