“Ciao Papa Francesco, siamo le tue ragazze, le tue figlie, liberate dalla tratta degli esseri umani e accolte nella comunità Papa Giovanni XXIII che hai incontrato nell’Anno Santo. Con don Aldo Buonaiuto desideriamo inviarti i nostri più veri auguri di buon compleanno”. È quanto si legge nel telegramma inviato al Santo Padre in occasione del suo 85° compleanno dalle giovani donne salvate dalla prostituzione schiavizzata, e accolte nella casa rifugio di don Aldo Buonaiuto, fondatore di Interris.it e sacerdote della Comunità Giovanni XXIII. “Grazie Papa Francesco – prosegue il telegramma – per il bene che ci vuoi anche sostenendo l’ampliamento della nostra casa dove siamo rifugiate. Grazie al tuo aiuto molto concreto ora abbiamo una casa ancora più accogliente e sarebbe bello se un giorno potrai venire a farci visita. Buon compleanno. Tue figlie in Gesù liberatore e don Aldo Buonaiuto”.
Queste ragazze, oggetto di torture inaudite a causa dello sfruttamento della prostituzione coatta, incontrando il Pontefice gli raccontarono le loro storie drammatiche. Francesco sentì il bisogno di chiedere perdono a nome di tutti quei cosiddetti clienti, sedicenti cristiani, per l’indifferenza della società e dei governanti e assicurò loro: “Per Dio ognuna di voi è importante. Per Dio ognuna di voi ha la faccia di suo figlio sofferente. Lui ha sofferto sulla croce. Vi chiedo perdono per i credenti, i cristiani che vi hanno usato e vi dico di guardare avanti”. La casa di pronta accoglienza per le vittime di tratta, ristrutturata e ampliata grazie all’importante contributo economico elargito dal Pontefice prenderà il nome di “Casa Papa Francesco”.