Il saldo annualizzato, cioè “la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi” che “identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente)”, a settembre è risultato pari a +557.000, con un saldo positivo in tutte le tipologie contrattuali. Lo comunica oggi l’Inps nel suo Osservatorio sul precariato diffondendo i dati dei primi nove mesi del 2021.
“In particolare – viene spiegato –, per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 173.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione complessiva è pari a 384.000 unità, con un ruolo rilevante sia dei rapporti a termine che dei rapporti in somministrazione”. L’Inps osserva poi che “confrontando la situazione a settembre 2021 con settembre 2019 registriamo un saldo decisamente positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+366.000: si sommano risultati positivi sia per la prima che la seconda annualità considerata); anche per l’insieme delle altre tipologie contrattuali a livello biennale il saldo risulta marcatamente positivo (+179.000) con il pieno recupero della perdita che era stata registrata tra settembre 2020 e settembre 2019 (-205.000)”.
Infine, la consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale (Cpo) a settembre 2021 si attesta intorno alle 15.000 unità (in diminuzione dell’8% rispetto allo stesso mese del 2020); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 244 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto famiglia (Lf), a settembre 2021 essi risultano circa 12.000, in aumento del 16% rispetto a settembre 2020, l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 178 euro.