(da Strasburgo) “Come ogni anno, chiedo anche con urgenza il rilascio di tutti gli altri vincitori del premio Sacharov ancora in carcere: Ilham Tothi, Nasrin Sotoudeh, Aymara Nieto e Raif Badawi. Sergei Tsikanousky e Mikalai Statkevich, due dei vincitori del 2020, sono stati ingiustamente condannati ieri dal regime illegittimo bielorusso a 18 e, rispettivamente, 15 anni di carcere. Tra le centinaia di prigionieri politici in Bielorussia ci sono anche quattro vincitori: Maria Kolesnikova e Ales Bialiatski”. Nel suo discorso durante la cerimonia del Premio Sacharov, David Sassoli ha aggiunto: “Altri vincitori del premio Sacharov stanno subendo vessazioni. È il caso del dottor Mukwege, che si trova a far fronte a un allarmante aumento delle intimidazioni e delle minacce di morte. È anche il caso di Memorial, l’organizzazione vincitrice del premio nel 2009 nonché una delle voci più antiche e importanti a difesa delle libertà fondamentali in Russia, che è attualmente sottoposta a un processo di liquidazione”.
Il presidente del Parlamento europeo ha così concluso: “In un mondo in cui i regimi autoritari e le forze populiste attaccano i diritti umani e compromettono le libertà fondamentali, tutti questi vincitori del premio Sacharov, e fra loro Aleksej Navalnyj, stanno dimostrando a tutti noi, con il loro esempio, cosa significa non rinunciare mai a lottare per i diritti e le libertà. Sono una fonte di ispirazione per tutti coloro che sognano una società migliore e più giusta, in Russia e non solo. Il Parlamento europeo non risparmierà gli sforzi per sostenere le loro battaglie e per proteggerli”.