“Tanta gente ha paura del silenzio: deve parlare, palare, parlare, ma il silenzio non può accettarlo perché ha paura”. A denunciarlo, a braccio, è stato il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata a San Giuseppe “uomo del silenzio”, ha citato il filosofo Pascal, secondo il quale “tutta l’infelicità degli uomini proviene da una cosa sola: dal non saper restare tranquilli in una camera”. “Il silenzio di Giuseppe non è mutismo, non è taciturno”, ha precisato Francesco: “è un silenzio pieno di ascolto, un silenzio operoso, un silenzio che fa emergere la sua grande interiorità. ‘Una parola pronunciò il Padre, e fu suo Figlio – commenta San Giovanni della Croce – ed essa parla sempre in eterno silenzio, e nel silenzio deve essere ascoltata dall’anima’”. “Gesù è cresciuto a questa scuola, nella casa di Nazaret, con l’esempio quotidiano di Maria e Giuseppe”, ha commentato il Papa: “E non meraviglia il fatto che lui stesso, cercherà spazi di silenzio nelle sue giornate e inviterà i suoi discepoli a fare tale esperienza: ‘Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po’’”. “Come sarebbe bello se ognuno di noi, sull’esempio di San Giuseppe, riuscisse a recuperare questa dimensione contemplativa della vita spalancata proprio dal silenzio”, l’auspicio di Francesco: “Ma tutti noi sappiamo per esperienza che non è facile: il silenzio un po’ ci spaventa, perché ci chiede di entrare dentro noi stessi e di incontrare la parte più vera di noi”.