I bambini non si ammalano di Covid-19, quindi per loro il virus non rappresenta un pericolo. È una delle fake news che circolano con più insistenza e rischia di screditare le vaccinazioni nella fascia d’età pediatrica. Purtroppo le cose non stanno esattamente così e i pediatri consigliano di fare assolutamente il vaccino. Anche perché c’è una preoccupazione ulteriore: la minaccia del long Covid e delle sue conseguenze a lungo termine, al momento imperscrutabili, tra i giovanissimi di oggi e futuri adulti di domani; insomma il rischio di un effetto “legacy” di ben altra portata per gli anni a venire. I dati sul carico imposto dal SarsCoV-2 alla popolazione pediatrica sono ancora limitati e sono ancora pochissimi gli studi sul long Covid in età pediatrica.
“Dal marzo 2020 – ricorda Antonio Chiaretti, responsabile Pronto soccorso pediatrico della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, associato di Pediatria all’Università Cattolica, campus di Roma – abbiamo valutato oltre 160 bambini con Covid pediatrico e per 32 di questi è stato necessario il ricovero”.
“Finora – ricorda Danilo Buonsenso, Uoc di Pediatria del Gemelli e docente di Pediatria in Cattolica -, abbiamo trattato più di una trentina di bambini con forme moderato-gravi di Covid-19 (8 con sindrome multi-infiammatoria sistemica). In collaborazione con i colleghi neonatologi e ostetrici che curano le donne con Covid-19 in gravidanza, stiamo seguendo circa 200 neonati da mamme con Covid-19, contratto in gravidanza o in atto al momento del parto, una decina dei quali si sono contagiati in età neonatale o perinatale. Presso l’ambulatorio di Post-Covid pediatrico stiamo inoltre seguendo 150 bambini, 55 dei quali con sintomi da long Covid, arrivati anche da fuori Regione (1 dalla Basilicata, 1 dalla Liguria, 2 dalla Lombardia)”.