Spazio Schengen: nuove norme per frontiere, sicurezza e migrazioni. Controlli ai confini estesi a 2 anni

Riunione della Commissione a Strasburgo (foto SIR/European Commission)

(da Strasburgo) Secondo la proposta della Commissione mirante alla revisione delle norme Schengen per la libera circolazione nell’Ue, “l’aggiornamento mira a garantire che la reintroduzione dei controlli alle frontiere interne resti una misura di ultima istanza”. Le nuove norme introdurrebbero – se approvate dai colegislatori – strumenti comuni “per gestire in modo più efficiente le frontiere esterne in caso di crisi sanitaria pubblica, sulla base di quanto appreso dalla pandemia di Covid-19”. “La strumentalizzazione dei migranti è anch’essa affrontata con l’aggiornamento delle norme Schengen nonché attraverso una proposta parallela relativa alle misure che gli Stati membri possono adottare nei settori dell’asilo e del rimpatrio in tale situazione”. Resta il fatto che per ragioni di sicurezza gli Stati potranno estendere la chiusura delle frontiere dagli attuali sei mesi a due anni, pur dovendo addurre motivazioni. La commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, dichiara a Strasburgo: “La pandemia ha mostrato molto chiaramente che lo spazio Schengen è essenziale per le nostre economie e società. Con le nostre proposte odierne vogliamo garantire che i controlli alle frontiere siano introdotti come ultima istanza, sulla base di una valutazione comune e unicamente per il tempo necessario. Diamo agli Stati membri gli strumenti per far fronte alle sfide che si presentano. E garantiamo inoltre di gestire insieme le frontiere esterne dell’Ue, anche nelle situazioni in cui i migranti sono strumentalizzati a fini politici”. Il riferimento al caso Bielorussia-Polonia è evidente.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa