È durata circa 10 minuti la quinta udienza del processo in corso in Vaticano sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Il presidente del Tribunale Vaticano, Giuseppe Pignatone – ha riferito il “pool” di giornalisti ammessi nella Sala Polifunzionale dei Musei Vaticani – ha rinviato l’udienza al 25 gennaio, dicendo che “sarà un’udienza di mero transito, speriamo per l’ultima volta”. L’intenzione di Pignatone è quella di una trattazione unitaria del processo in corso, relativa a tutti e dieci gli imputati. “Durante l’udienza del 25 gennaio – ha annunciato infatti il presidente del tribunale vaticano – verrà fissata la data per le citazioni a giudizio, dopo la metà di febbraio, in modo da procedere all’unificazione dei due tronconi del procedimento e procedere alla trattazione”. All’inizio dell’udienza di oggi – che si è svolta dalle 9.50 alle 10 alla presenza di un unico imputato, il card. Angelo Becciu – Pignatone ha detto di aver disposto la trascrizione di tutti gli atti, compreso l’interrogatorio di mons. Perlasca, entro il 10 gennaio. “Tutti i documenti fonte di prova erano stati depositati e sono rinvenibili negli atti del giudizio”, ha ricordato Gianluca Perone, promotore di giustizia applicato, precisando che, tuttavia, “ad oggi, tuttavia, nessuno degli imputati ha chiesto di consultare le copie forensi”. Entro la metà di gennaio l’Ufficio del Promotore di Giustizia ultimerà il supplemento di attività in ottemperanza a quanto disposto dal Tribunale con Ordinanza del 6 ottobre e, sulla base delle indagini effettuate e della documentazione acquisita, assumerà le conseguenti determinazioni in merito alle richieste di citazione a giudizio o di archiviazione per i capi d’accusa oggetto dell’Ordinanza. “Ad oggi, uno solo degli indagati invitati a comparire ha risposto alla convocazione e si è reso disponibile a rendere l’interrogatorio”, ha reso noto Perone.