“Prendiamo un impegno concreto, anche piccolo, che si adatti alla nostra situazione di vita, e portiamolo avanti per prepararci a questo Natale”. È l’invito del Papa, durante l’Angelus di ieri, in cui ha ricordato che “la fede non è una teoria astratta, una teoria generalizzata, no, la fede tocca la carne e trasforma la vita di ciascuno”. “Posso telefonare a quella persona sola – la proposta di Francesco –, visitare quell’anziano o quel malato, fare qualcosa per servire un povero, un bisognoso. Ancora: forse ho un perdono da chiedere o un perdono da dare, una situazione da chiarire, un debito da saldare. Magari ho trascurato la preghiera e dopo tanto tempo è ora di accostarmi al perdono del Signore”. “Il Tempo di Avvento serve a questo”, ha ricordato il Papa: “A fermarsi e chiedersi come preparare il Natale. Siamo indaffarati da tanti preparativi, per regali e cose che passano, ma chiediamoci che cosa fare per Gesù e per gli altri!”.