“Vi ringrazio per tutto il lavoro che portate avanti, al servizio della vita consacrata nella Chiesa universale. Vorrei dire: al servizio del Vangelo, perché tutto quello che noi facciamo è al servizio del Vangelo, e voi in particolare servite quel ‘vangelo’ che è la vita consacrata, affinché sia tale, sia vangelo per il mondo di oggi. Voglio dirvi la mia riconoscenza e voglio incoraggiarvi, perché so che il vostro compito non è facile. Per questo voglio esprimere la mia vicinanza a tutti coloro che credono nel futuro della vita consacrata. Vi sono vicino”. Ha esordito così il Papa nel discorso ai partecipanti alla Plenaria della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica ricevuti questa mattina in udienza nel Palazzo apostolico. “Penso che il vostro servizio, oggi più che mai, si possa riassumere in due parole: discernere e accompagnare”, ha proseguito Francesco: “Conosco la molteplicità delle situazioni con le quali quotidianamente avete a che fare. Situazioni spesso complesse, che richiedono di essere studiate a fondo, nella loro storia, in dialogo con i superiori degli istituti e con i pastori. È il lavoro serio e paziente del discernimento, che non può compiersi se non nell’orizzonte della fede e della preghiera. Discernere e accompagnare. Accompagnare specialmente le comunità di recente fondazione, che sono anche più esposte al rischio dell’autoreferenzialità”.