Prudenza e creatività. Sono le due parole che il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, ha “consegnato” venerdì sera alla riflessione degli amministratori locali, in occasione del tradizionale scambio di auguri per Natale. Oltre 120 gli amministratori presenti, tra sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali, riuniti nel Seminario vescovile, di nuovo in presenza, dopo l’incontro online dell’anno scorso. “La prudenza è la virtù che guida al raggiungimento del bene possibile nelle situazioni concrete” ha detto il vescovo, che ha approfondito alcune caratteristiche della prudenza, così come le ha elencate San Tommaso. La seconda parola, “che vi consegno in forma di augurio per il futuro è ‘creatività’, che consiste essenzialmente nella capacità di vedere e di rispondere, sapendo ascoltare il linguaggio del mondo, le domande che la realtà e la storia ci pongono”. “Non possiamo vivere una fase di rigenerazione come quella che la nostra storia ci sta chiedendo, pur in momenti difficili e faticosi, senza questo sguardo ampio, senza poter attingere nel lavoro concreto, anche nella gestione amministrativa, a questa creatività e alla virtù della prudenza, proprio per poter indirizzare risorse verso un vero cammino di sviluppo”. Infine, l’augurio di buon Natale: “Sono convinto – ha concluso mons. Tomasi – che con l’Incarnazione il Signore continui a chiederci di impegnarci con tutti noi stessi all’umanizzazione di questo nostro mondo, delle nostre relazioni, della cura reciproca e per l’ambiente che ci è stato donato. Buon Natale diventa, allora, l’augurio di buon lavoro, buona cura dei cittadini, buona cura di voi stessi e delle vostre famiglie. Buona vita. In pienezza”.