“Non si può ignorare la necessità di una misura nazionale di contrasto alla povertà e il reddito di cittadinanza è e deve essere questa misura. La povertà non è una colpa, sarebbe, invece, una colpa della collettività non farsene carico attraverso una pluralità di interventi mirati, dal sostegno economico ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa, che liberino dal bisogno chi la povertà la vive quotidianamente”. Lo ha dichiarato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, durante la conferenza stampa “La povertà non è un crimine” che si è tenuta questa mattina a Roma, nella sede della Stampa Estera in Italia. “Il reddito di cittadinanza ha dimostrato di avere un ruolo decisivo per contrastare le povertà, come fotografato anche dai recenti dati Istat. La sua introduzione ha dato risultati positivi anche per contrastare le conseguenze sociali della drammatica pandemia da Coronavirus – ha affermato Domenico Proietti, segretario confederale Uil -. Il reddito di cittadinanza va difeso e migliorato, alla luce dell’esperienza di questi anni. Non ci stiamo a colpevolizzare i poveri e chiediamo come la politica intende affrontare il fenomeno drammatico della povertà in Italia. Mettere in discussione il reddito di cittadinanza sarebbe una tragedia per milioni di persone e per la tenuta sociale del Paese. Occorre, invece, aumentare l’efficacia dello strumento attraverso la modifica della scala di equivalenza, per meglio salvaguardare le famiglie numerose e i minori; la diminuzione degli anni di residenza per gli stranieri; l’investimento nella formazione, strumento fondamentale per l’inserimento lavorativo. Ci si deve interessare dei giovani disoccupati, dei lavoratori precari, di chi rischia di perdere il posto di lavoro e di chi lavora e ha grandi difficoltà. Sul tema dei controlli, gli strumenti introdotti hanno dato buoni risultati e vanno rafforzati per prevenire forme di abuso, nel quadro di una svolta epocale nella lotta all’evasione che rappresenta il male assoluto del nostro Paese”.
Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl, ha aggiunto che “il reddito di cittadinanza è una conquista sociale che va tutelata e difesa da attacchi pretestuosi che vedono la povertà come una vergogna”. “È necessario continuare a considerarlo un continuo work in progress e gli 8 punti proposti dall’Alleanza Contro la Povertà nel suo Position paper sono un ottimo viatico per come immaginiamo dovrebbe essere questo strumento”.