Papa Francesco: ai militari dell’Aeronautica, “volate alto, non seguite il vostro egoismo, siate operatori di pace”

“Ogni giubileo, secondo l’antica tradizione biblica, ci ricorda che siamo pellegrini in questo mondo: che non siamo padroni della terra – e tanto meno del cielo – ma siamo incaricati di coltivare e custodire questo giardino nel quale Dio ci ha posti”. Così il Papa ha salutato i rappresentanti dell’Aeronautica Militare Italiana, a conclusione del Giubileo Lauretano. “Questo Giubileo, nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto quale patrona di tutti gli aeronauti – ha detto Francesco al termine della messa celebrata da mons. Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia, nella basilica di San Pietro – ci ha ricordato che Dio ha creato per noi anche il cielo. Contemplare il cielo ci apre agli spazi sconfinati; ci fa sentire piccoli e nello stesso tempo pensati, ricordati da colui che ha creato l’universo, una realtà che non finisce mai di stupirci via via che la scopriamo con strumenti di osservazione sempre più potenti”. “Il cielo ci ricorda che siamo fatti anche per volare, non tanto nel senso materiale, ma soprattutto in quello spirituale”, ha sintetizzato il Papa: “Siamo figli di un Padre che ci dice: ‘Siate santi perché io sono santo’. Che è come dire: volate alto! Non seguite il vostro egoismo che vi porta a chiudervi; apritevi a Dio, apritevi agli altri, date spazio alla gratuità, al servizio, alla magnanimità, e la vostra vita prenderà il volo”. Ai militari dell’Aeronautica, il Santo Padre ha augurato di “dare spazio a questi valori nello svolgimento quotidiano dei vostri compiti, ma prima di tutto nella vostra vita personale, perché ci sia unità tra ciò che siete e ciò che fate. Per voi ‘volare alto’ significa essere operatori di pace, servire la pace sia nelle missioni in volo sia nei servizi a terra, sia in patria sia fuori, in zone di conflitto”.

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