“Virga florens. Arte natura e fede nella ceroplastica e nel corallo”: è la mostra che il Museo diocesano di Agrigento propone in occasione delle festività natalizie che rimarrà aperta dal 17 dicembre al 30 gennaio, nelle Sale espositive del Mudia. “L’idea di allestire al Museo diocesano una mostra dal cuore verde dedicata a Gesù bambino nasce dalla collaborazione tra il Museo diocesano con la neodirettrice Domenica Brancato e il Garden Club Valle dei Templi presieduto da Romina Mancuso”, si legge in una nota dell’arcidiocesi di Agrigento.
“Bambinelli Gesù in cera, dormienti, assisi, sorridenti o con il cuore in mano, in fasce o in abitini, questi i principali soggetti che plasmati e declinati in molteplici posture e espressioni costituiscono il corpus di opere scelte per questa esposizione, pregevoli manufatti provenienti dal Monastero delle Benedettine e dal Collegio di Maria di Palma di Montechiaro e da collezioni private la cui simbologia rimanda alla profezia di Isaia sul virgulto di Iesse. La scenografia che accoglie le piccole sculture di Gesù Bambino in cera è quasi sempre un lirico inno al mondo floreale che prefigura l’identità del Salvatore e richiama l’innocenza infantile”, prosegue la nota.
Le arti decorative hanno un valore fortemente identitario per la Sicilia: “Il territorio agrigentino si distingue per la ricchezza polimaterica e l’ininterrotto legame con le arti maggiori, trasmettendo ancora oggi la proposta estetica e di fede, sia in ambiti ecclesiastici sia civili”.
Un comitato scientifico, costituito per l’occasione, ha visto esperti nel settore impegnati ad approfondire queste pregevolezze locali, tra cui la Mariella La Matina e Giacomo Lipari della Soprintendenza di Agrigento, la storica dell’arte Santina Grasso, specialista e curatrice di diversi cataloghi, Italo Giannola esperto e restauratore ceroplasta e Manlio Speciale curatore dell’Orto Botanico di Palermo, nonché i soci del Garden, impegnati nel reperimento di interessanti e inedite opere di ceroplastica agrigentina.
All’inaugurazione don Giuseppe Cumbo, vicario generale, aiuterà a cogliere il legame delle opere artistiche in mostra con il tema del Virgulto di Iesse. Dal tronco morto della casa davidica spunta un granello verde, un minuscolo germoglio, un virgulto che trova il suo compimento nella realizzazione della promessa messianica in Gesù.
“Una mostra che aiuterà a conoscere e approfondire gli aspetti storico artistici ed etno antropologici legati alla ceroplastica e al corallo e che offrirà ai visitatori interessanti spunti botanici presenti nelle ricche scenografie floreali delle opere esposte – conclude una nota -. Per approfondire il tema della mostra sono previsti masterclass e laboratori creativi per adulti e bambini”. La mostra sarà fruibile ai visitatori tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13 dal martedì alla domenica inclusi i festivi.