“Case senza abitanti, abitanti senza casa”. Questo lo slogan che accompagna la raccolta fondi per l’Avvento di prossimità promossa dalle Caritas diocesane di Cuneo e di Fossano. “Il tema scelto – spiegano i rispettivi direttori, Enrico Manassero e Nino Mana – invita a riflettere sui problemi abitativi legati a situazioni di impoverimento, all’indisponibilità di alloggi a canone moderato, alle spese gravose delle garanzie richieste, al numero consistente di alloggi sfitti, al clima di ostilità verso chi è straniero”. “La casa – proseguono – è il simbolo della vita di una famiglia, il luogo della sua unità. Casa vuol dire stabilità e sicurezza. Abitare una casa significa ritrovarsi dopo il lavoro, rinforzare abitudini buone; favorisce conoscenze e relazioni, dà sicurezza per il futuro. Permette di sposarsi, di avere dei figli, di consolidare la propria presenza in un luogo, dare stabilità all’esistenza”. Per dare una risposta concreta all’importante emergenza abitativa confermata da alcuni anni anche attraverso i dati rilevati dai Centri di ascolto, quanto raccolto durante l’Avvento servirà a costituire un fondo di garanzia che sarà gestito dai Centri di ascolto diocesani e parrocchiali per sostenere persone e famiglie in difficoltà nell’affrontare spese per la ricerca della casa, copertura di caparra o fidejussione e per il mantenimento della stessa con il pagamento delle prime mensilità.