Il tasso di disoccupazione nell’area Ocse è sceso per il quinto mese consecutivo, dal 6% di agosto al 5,8% di settembre 2021, “0,5 punti percentuali al di sopra del tasso pre-pandemia osservato a febbraio 2020”. Lo certifica oggi l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Il numero di lavoratori disoccupati in tutto l’area Ocse ha continuato a diminuire (di 1 milione) ad agosto 2021, raggiungendo 39,7 milioni, ancora 4,3 milioni al di sopra del livello di febbraio 2020.
Per quanto riguarda la zona Euro, il tasso di disoccupazione ha continuato a diminuire (di 1,1 milioni), raggiungendo i 38,7 milioni, ancora 3,3 milioni al di sopra del livello pre-pandemia. Il tasso di disoccupazione per l’area Ocse è diminuito allo stesso ritmo tra le donne (al 6,0% a settembre 2021, dal 6,1% di agosto) e tra gli uomini (al 5,7%, dal 5,8%), più rapidamente tra i giovani nella fascia di età 15-24 (al 12,1%, dal 12,4% di agosto).
“Il calo del tasso di disoccupazione nell’area Ocse dal picco di aprile 2020 – viene osservato – va interpretato con cautela, in quanto riflette in gran parte il rientro dei lavoratori in cassa integrazione negli Stati Uniti e in Canada, dove sono registrati come disoccupati, a differenza della maggior parte degli altri Paesi, inclusi gli Stati membri europei, dove sono registrati come occupati”.
Il tasso di disoccupazione nell’area euro è leggermente diminuito a settembre (dal 7,5% di agosto al 7,4%), con un calo uguale o maggiore di 0,3 punti percentuali in Austria (dal 5,9% al 5,2%), Francia (dall’8 al 7,7%), Grecia (dal 13,8% al 13,3%), Lettonia (dal 7,1% al 6,8%) e Lituania (dal 7,2% al 6,7%), in contrasto con un aumento di 0,5 punti percentuali in Finlandia (dal 7,2% al 7,7%). In Italia è passato dal 9,3% al 9,2% di settembre; era il 9,7% a febbraio 2020 e ha raggiunto il picco (10,1%) ad aprile 2021.