“Nel Lazio non c’è più una mortalità in eccesso causata dal Covid-19 e la regione al momento non rischia la zona gialla nonostante l’elevata incidenza dovuta perlopiù a focolai ben circoscritti”. Lo afferma Antonello Maruotti, ordinario di statistica dell’Università Lumsa di Roma e cofondatore dello StatGroup19, gruppo inter accademico di studi statistici sulla pandemia da Covid-19, che stimando l’andamento della mortalità sui dati forniti dall’Istat spiega: “Nella nostra regione l’eccesso di mortalità stimato nei primi quattro mesi del 2021 era pari al 10,1%, da maggio si è praticamente azzerato”. Nell’analisi che vede la stratificazione per classi di età, il modello statistico ha evidenziato per la classe 65-74 anni, un eccesso di mortalità pari al 18.5% nei primi quattro mesi dell’anno è stato successivamente azzerato nel periodo tra maggio ed agosto; per la classe 75-84 anni, a fronte di un dato del 9,8% nel periodo gennaio-aprile, nel quadrimestre successivo non si è stimato un eccesso di mortalità significativo dal punto di vista statistico; per ciò che concerne gli over 85 e gli under 15 non si è registrato un eccesso di mortalità statisticamente significativo per tutto il periodo. Infine, per la categoria 15-64 siamo passati da un eccesso di mortalità stimato al 12,3% nel primo quadrimestre, ad un dato statisticamente non significativo nei mesi successivi. “Questo scenario, oltre che in piccola parte dal cosiddetto effetto harvesting, sembra essere stato favorito dalle tempistiche della campagna vaccinale che, privilegiando gli over 85 e solo a seguire le altri classi di età, pare aver giocato un ruolo chiave nella riduzione del dato della mortalità in eccesso che da maggio si è azzerato, o ridotto a valori talmente bassi da non essere rilevanti statisticamente”, conclude il docente.