Francia: vescovi chiedono a Papa Francesco di inviare una “equipe di visitatori”. Al via, se necessario, dismissioni beni Chiesa per risarcimento vittime

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Lourdes, 8 novembre 2021, mons. Olivier Leborgne, vescovo di Arras

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La richiesta a papa Francesco di inviare una equipe di “visitatori” per verificare l’operato della Chiesa in Francia in materia di protezione dei minori e, se necessario, “dare seguito” a quanto emerge dalla visita. E la decisione di prendere dalle “riserve” della Chiesa, beni immobiliari e mobiliari, per coprire i costi dei risarcimenti alle vittime. Sono le “misure” più forti contenute nel pacchetto delle decisioni prese e votate dalla “grande maggioranza, superiore ai due terzi” dai vescovi francesi riuniti a Lourdes per l’assemblea plenaria. A presentare in conferenza stampa le misure prese sono stati il presidente e i due-vice presidenti della Conferenza episcopale, mons. Éric de Moulins-Beaufort, mons. Dominique Blanchet e mons. Olivier Leborgne. Rispondendo alla domanda di una giornalista in merito alla richiesta di dimissioni che era stata sollevata in Francia subito dopo la pubblicazione un mese fa del Rapporto Ciase, così ha detto mons. Olivier Leborgne, vescovo di Arras: “abbiamo preso la decisione di chiedere al Papa di inviarci dei visitatori perché possano valutare ciò che è successo. Siamo pronti a farci carico di tutte le conseguenze che saranno necessarie”.

Lourdes, 8 novembre 2021, mons. Dominique Blanchet vescovo di Créteil

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I vescovi hanno poi deciso di “dismettere”, se necessario, i beni immobiliari e mobiliari della Conferenza episcopale francese e delle diocesi per far fronte al risarcimento delle persone vittime. “Abbiamo deciso di prendere dalle nostre riserve di sicurezza – spiega mons. Dominique Blanchet, vescovo di Créteil – per evitare che i fondi che vengono dati dai donatori siano riservati esclusivamente alla missione. Ci sembra un modo per implicarci come istituzione nella riparazione”. La plenaria ha poi deciso la creazione di una “istanza nazionale indipendente di riconoscimento e riparazione” che sarà guidata da una donna: si tratta di Marie Derain de Vaucresson, una giurista specializzata in difesa dei bambini. Da Lourdes, inoltre, prenderanno l’avvio dei “gruppi di lavoro”, la cui missione è proseguire le discussioni avviate a Lourdes su vari temi, dalla confessione alla formazione dei futuri preti alla partecipazione dei laici ai lavori della Conferenza episcopale. Tra le misure particolari prese in questa plenaria, figura la richiesta da parte dei vescovi che ci sia sempre e almeno una donna nel “consiglio” di ogni seminario e casa di formazione e che venga istituito un “tribunale penale canonico nazionale” che prenderà funzione a partire dal 1 aprile 2022.

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Prima di elencare le “misure” decise, il presidente Éric de Moulins-Beaufort si è presentato ai giornalisti mostrando la foto della statua di un bambino piangente, simbolo sabato scorso, del gesto penitenziale che i vescovi hanno fatto inginocchiandosi sul sagrato della Basilica di Lourdes. “E’ per lui che vogliamo agire”, ha detto. “E’ per asciugare le lacrime delle persone vittime, nella speranza che possano un giorno trovare la pace”.

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