“Abbiamo sentito il grido della terra e il grido dei poveri. È il motivo per cui la Cop26 si sta svolgendo a Glasgow”. Con queste parole il vescovo William Nolan, della diocesi di Galloway, ha ricordato, nella sua predica, durante la messa per i delegati della conferenza sul clima, che, per le persone di fede la cura del’ ambiente coincide con la vocazione cristiana. Ad ascoltarlo, oltre ai fedeli, riuniti nella chiesa dei Gesuiti di Glasgow, Saint Aloysius, vi erano ieri il vice primo ministro scozzese John Swinney e il sindaco di Glasgow Philip Braat. Alla messa, celebrata dal vescovo di Aberdeen Hugh Gilbert, hanno partecipato anche il nunzio apostolico a Londra monsignor Claudio Gugerotti , vescovi scozzesi e inglesi e il leader della presbiteriana Church of Scotland, Lord Jim Wallace. “Nella Bibbia Dio fa sempre seguire alle sue parole le azioni”, ha detto ancora il vescovo Nolan, “così siamo chiamati a fare noi cristiani quando si tratta dell’ambiente. Siamo chiamati a convertirci, a un cambiamento completo di vita. Il nostro modello occidentale, costruito attorno al consumo, è il problema. Si tratta di un modello viziato che fa sì che le risorse di tutti vengano condivise soltanto dai ricchi e dai potenti. La fede ci chiama a fare qualcosa di diverso. A proteggere la creazione che Dio ci ha affidato”.