“Possiamo raggiungere una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici e adottare modelli di sviluppo più sostenibili solo rafforzando le politiche educative. Per questo ci impegniamo a far sì che l’educazione allo sviluppo sostenibile diventi la spina dorsale dei percorsi di studio e che le scuole e gli ambienti di apprendimento siano maggiormente collegati al contesto naturale, economico e culturale del Paese. L’educazione guida e modella i sistemi sociali ed economici e la sua missione principale è promuovere nelle giovani generazioni la conoscenza della complessità del mondo in cui viviamo, fornendo loro gli strumenti per agire per il cambiamento”. Con queste parole il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha aperto ieri pomeriggio, a Glasgow l’evento congiunto dei ministri dell’Istruzione e dell’Ambiente “Together for tomorrow: Education and Climate Action” che ha visto anche la presenza di alcuni delegati della Youth4Climate.
A dare il via all’incontro, insieme al ministro Bianchi, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, i segretari di Stato britannici, Nadhim Zahawi e Anne-Marie Trevelyan, e la vice direttrice generale per l’Istruzione dell’Unesco, Stefania Giannini.
“Abbiamo bisogno di un’alleanza, a livello istituzionale e con tutti i partner coinvolti”, ha aggiunto Bianchi ribadendo gli impegni del Governo italiano nel settore dell’educazione, in tal senso: il potenziamento dell’educazione climatica e allo sviluppo sostenibile nell’ambito dell’educazione civica, in tutti i livelli e gradi dell’istruzione; il Piano “RiGenerazione Scuola”, la cui prima settimana nazionale è in corso e sta coinvolgendo migliaia di studenti, che si propone di promuovere i valori e la cultura dello sviluppo sostenibile e della cittadinanza attiva in ogni istituto scolastico; gli interventi previsti nel Pnrr; le attività e gli impegni condivisi a livello internazionale durante la Presidenza italiana del G20, con il motto “People, Planet, Prosperity”.