Si concluderanno con solennità e con un segno di gioia le celebrazioni del centenario del Milite ignoto che hanno interessato nelle ultime settimane il territorio della Provincia di Vicenza. Giovedì 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, anniversario della conclusione per l’Italia del primo conflitto mondiale e anniversario della tumulazione delle spoglie del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma, il vescovo, mons. Beniamino Pizziol, presiederà alle 9.30 del mattino nel santuario di Monte Berico una santa messa di suffragio per tutti caduti in guerra, accompagnata da una preghiera per la pace e la fraternità tra tutti i popoli.
Al termine della celebrazione, alle 10.30, le campane di Monte Berico, della cattedrale e di tutte le parrocchie della città e della diocesi di Vicenza suoneranno a distesa per alcuni minuti, quale segno di gioia e gratitudine a Dio per la pace e l’unità del nostro Paese, ottenute grazie al sacrificio dei nostri nonni, molti dei quali rimasti ignoti.
“La celebrazione a Monte Berico e il suono a distesa delle campane riportano idealmente alla mattina del 4 novembre 1921 quando, proprio alle 10.30, l’allora vescovo di Vicenza, mons. Ferdinando Rodolfi, celebrò un pontificale solenne mentre i campanili della città suonavano a festa per accompagnare la tumulazione della salma del Milite ignoto che, dopo aver attraversato l’Italia destando grande commozione tra la popolazione, trovava sepoltura nella capitale. La memoria del sacrificio di chi ha combattuto e la gioia per la fine di quel conflitto si accompagnano oggi alla preghiera per la fine della pandemia e per la pace sociale nel nostro Paese e nel mondo intero”, si legge in una nota della diocesi di Vicenza.