“Se il Papa porterà qualcuno con sé, vedremo: alcune opzioni erano allo studio, ma anche per la complessità di queste operazioni e la normativa, normalmente queste cose si dicono dopo, perlomeno quando sono certe”. Così Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha risposto ad una domanda dei giornalisti in merito ad una eventuale presenza di migranti a bordo dell’aereo papale, come era accaduto al ritorno dalla sua prima visita a Lesbo nel 2016 . Nel briefing di oggi in sala stampa vaticana sul viaggio apostolico di Papa Francesco a Cipro e in Grecia, dal 2 al 6 dicembre, a proposito della visita ai rifugiati presso il “Reception adhn Indentification Cewntere”, in programma il 5 dicembre, Bruni ha fatto notare che “la situazione a Lesbo sarà diversa rispetto al 2016. Le tematiche saranno più vaste della situazione dei migranti. Semmai si tratterà di ricollocamento di migranti che arrivano da Cipro, perché parliamo di Paesi europei. Resta, naturalmente, il valore simbolico del luogo: chiunque c’era a Lesbo nel 2016, ha potuto toccare con mano il dolore e il senso di attesa, da parte occidentale, di trovare un luogo dove poter finalmente posare il capo”. Il 5 dicembre il Papa si recherà alle 8.30 dall’aeroporto Atene, dove alle 9.15 è prevista la partenza per Mytilene, con arrivo alle 10.10. Il Papa sarà accolto presidente della Repubblica e dall’ordinario, e alle 10.15 Francesco entrerà dal cancello Est del campo, un ex poligono militare, che ospita tra i 2.000 2 i 2.500 rifugiati. Ad attenderlo ci saranno circa 200 ospiti del campo, alcuni dei quali porteranno la loro testimonianza. “La nazionalità più rappresentata è l’Afghanistan”, ha reso noto il direttore della sala stampa vaticana: “Ma ci sono anche rifugiati provenienti dall’Iraq, dalla Siria e da diversi paesi africani, come la Somalia, il Congo, la Sierra Leone, il Marocco. Trascorrono buona parte della giornata dentro al campo, e ciò non fa che aumentare la frustrazione e il senso di attesa, soprattutto dei minori”. Il discorso del Santo Padre è in programma alle 10.45, subito dopo l’incontro con i rifugiati: il Papa si fermerà con alcuni di loro e entrerà in alcune abitazioni. Alle 12.15 la partenza in aereo per Atene, con arrivo previsto alle 13.10. Alle 16.45 la messa nella “Megaron Concert Hall” ad Atene. L’ultimo impegno pubblico della giornata è la visita di cortesia di Sua Beatitudine Ieronymos II al Santo Padre, presso la nunziatura apostolica. Lunedì 6 dicembre, alle 8.15, la visita del presidente del Parlamento presso la Nunziatura apostolica, cui seguirà alle 9.45, presso la Scuola San Dionigi delle Suore Orsoline a Maroussi, l’incontro con i giovani, a cui il Papa indirizzerà un discorso. Alle 11.15 la cerimonia di congedo presso l’aeroporto di Atene, da cui l’aereo con a bordo il Santo Padre partirà alle 11.30 alla volta di Roma, con arrivo previsto alle 12.35 all’aeroporto di Ciampino.