“La storia può essere insegnata in modi che promuovono la riconciliazione all’interno e tra le nazioni, evitando pregiudizi, stereotipi e pensieri prevenuti”. Questo è il compito che si prefigge il neonato Osservatorio sull’insegnamento della storia in Europa del Consiglio d’Europa. L’Osservatorio “affronterà le sfide del modo in cui la storia viene insegnata nel continente”, dedicando la sua prima conferenza annuale (Strasburgo, Palais de l’Europe, 2-3 dicembre) al tema “la storia per la democrazia”. L’evento, intitolato “Preservare la democrazia: perché l’educazione alla storia è importante?”, riunirà professionisti dell’istruzione, rappresentanti dei governi ed esperti per discutere sullo stato dell’insegnamento della storia in Europa e sulle relative politiche. Il segretario generale Marija Pejčinović Burić terrà un discorso di benvenuto insieme al ministro francese dell’istruzione nazionale Jean-Michel Blanquer (videomessaggio) e al vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. Alla sessione di apertura parteciperà l’ambasciatore Michele Giacomelli, rappresentante permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa, a nome della Presidenza italiana del Comitato dei ministri. L’Osservatorio ha lavorato a un primo rapporto intitolato “Pandemia e calamità naturali come riflesso nell’insegnamento della storia”, che sarà presentato con un intervento fornito dallo storico Niall Ferguson.