Cambiamenti climatici: Draghi, “tutti i Paesi prestino fede a impegni assunti al G20 e alla Cop26”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“Al G20 di Roma, abbiamo vietato i finanziamenti pubblici internazionali per la generazione di elettricità da carbone non abbattuto già dal 2022. E alla COP26 di Glasgow abbiamo raggiunto un accordo per fermare la deforestazione entro la fine del decennio. Ora è importante che tutti i Paesi prestino fede a questi impegni. Per essere efficace, la lotta al cambiamento climatico ha bisogno chiaramente del contributo di tutti”. Lo ha affermato questa mattina il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nel suo intervento alla presentazione del “Manifesto su Lavoro ed Energia per una transizione sostenibile”.
“L’Europa vuole guidare la transizione verde, ma non può affrontarla da sola”, ha osservato il premier, ricordando che “l’Ue è responsabile di appena l’8% delle emissioni globali – la metà degli Stati Uniti e circa un quarto di quelle della Cina”. “La velocità con cui i Paesi raggiungeranno la neutralità climatica non sarà la stessa per tutti. Deve tenere conto del contesto industriale e dello stadio di sviluppo. È però importante che il punto di partenza sia lo stesso e cioè oggi”, ha evidenziato Draghi, rivendicando come “negli scorsi mesi, abbiamo concordato passi avanti significativi”. “La riconversione dei settori industriali tradizionali rappresenta un’occasione per l’Italia e per il suo tessuto imprenditoriale”, la convinzione del premier, che ha concluso: “Nella nostra storia, abbiamo saputo cogliere le opportunità delle rivoluzioni industriali, e sono sicuro che lo sapremo fare ancora”.

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