Promuovere una riflessione “sullo spessore reale della sinodalità come elemento identitario e costitutivo del popolo di Dio” è l’obiettivo del colloquio teologico organizzato dall’istituto “Costanza Scelfo” per i problemi dei laici e delle donne nella Chiesa e che si svolgerà il 4-5 novembre prossimi presso la Pontificia facoltà Teologica “Marianum” a Roma. Pensato per l’autunno 2020 e rimandato a causa della pandemia, ora il colloquio si trova immerso nel percorso sinodale che la Chiesa universale sta vivendo. Sei momenti serviranno per fare luce su altrettanti snodi legati al tema di fondo, a partire dal rapporto tra “riforma della Chiesa” e “sinodalità”. Ci si soffermerà sui “processi e pratiche di elaborazione deliberativa del consenso”; oggetto di un ulteriore momento sarà l’assemblea eucaristica “culmine e fondamento” della sinodalità. Una sessione sarà dedicata al “Sinodo dei vescovi, mutamenti nello statuto e nella prassi”, per poi esaminare alcune “pratiche di sinodalità nel vissuto delle comunità”, con esperienze relative a contesti cattolici e non solo. Concluderà il colloquio una riflessione sulle “forme di sinodalità per il presente e il futuro delle Chiese e della Chiesa”. I lavori saranno aperti e conclusi da Cettina Militello, direttrice dell’istituto Scelfo. Tra i nomi dei relatori: l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice e il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero, i teologi Serena Noceti, Carmelo Dotolo, don Daniel Iacobut da Iaşi e Morena Baldacci, il direttore della rivista Confronti Claudio Paravati. È possibile registrarsi e seguire i lavori da remoto.