Oggi pomeriggio a Genova si terrà la “Marcia della memoria” per ricordare la deportazione degli ebrei di Genova, iniziata il 3 novembre 1943 “una delle date più buie della storia della città”. I partecipanti si ritroveranno alle 17,30 presso Galleria Mazzini da dove marceranno fino alla sinagoga dove si svolgerà una breve cerimonia. Furono oltre cinquanta gli ebrei catturati nei primi giorni di novembre in Liguria. Il 1° dicembre vennero inviati a Milano e da lì in treno ad Auschwitz. Complessivamente furono 261 gli ebrei genovesi deportati. Tornarono solamente in 20. “La Comunità di Sant’Egidio e la Comunità ebraica di Genova, assieme al Centro culturale Primo Levi – spiegano gli organizzatori – hanno custodito in questi anni la memoria di questi fatti, coinvolgendo non solo le istituzioni, ma tanti genovesi e in particolare le giovani generazioni, i ‘nuovi europei’ che si sono integrati nel tessuto cittadino. Con tutti loro vogliamo ribadire il nostro ‘no’ ad ogni forma di antisemitismo e di razzismo”. “In un tempo difficile per la nostra società, segnato dalla pandemia da Coronavirus con le emergenze sociali che l’accompagnano – continua il messaggio dei promotori – occorre tenere alta l’attenzione nei confronti di ogni manifestazione di violenza e intolleranza nei confronti dei più deboli e di chi viene ingiustamente considerato ‘diverso’ impegnandosi con più forza per l’integrazione e il vivere insieme”. Alla “Marcia della memoria” saranno presenti Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova, mons. Marco Tasca, arcivescovo di Genova, Marco Bucci, sindaco di Genova, Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Liguria, Ariel Dello Strologo, presidente della Comunità ebraica di Genova.