È iniziata oggi da Bologna la IX edizione di “Una vita da social”, la campagna educativa della Polizia postale e delle comunicazioni che, toccando 73 località in tuta Italia, si propone di far comprendere a studenti, genitori ed insegnanti i pericoli presenti sui social network e sul cyberbullismo. A bordo di un camion allestito con un’aula didattica, gli specialisti della Polizia di Stato spiegano i fenomeni connessi alla violenza in rete, segnalandone non solo le implicazioni di carattere giuridico, ma anche gli effetti che possono avere sulla vita dei giovani. Uno dei temi di questa nuova edizione è quello dei profili falsi che, secondo i dati di una ricerca effettuata da Skuola.net, rappresenta un fenomeno rilevante tra i ragazzi, visto che 1 su 3 possiede un account falso. I motivi dell’identità anonima sono in maggioranza per conoscere gente nuova senza esporsi troppo online (26%), seguiti da controllare i propri amici senza che loro lo sappiano (21%), controllare tutti quelli da cui sono stati bloccati (20%), controllare il proprio partner (10%) e sfuggire dal controllo dei propri genitori (4%). Sul sito della Polizia viene spiegato come l’obiettivo dell’iniziativa sia quello di prevenire episodi di violenza, vessazione, diffamazione, molestie online, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”. Nelle passate edizioni la Polizia postale ha incontrato complessivamente 2 milioni e mezzo di studenti, sia nelle piazze che nelle scuole, 220mila genitori, 125mila insegnanti per un totale di 18.500 Istituti scolastici in oltre 350 città.