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Cop26: mons. Arnold (vescovi inglesi), bene l’accordo sulla forestazione. “La Conferenza Onu si sta muovendo nella direzione giusta”

“Può essere davvero realizzato, nei fatti, l’accordo sulla deforestazione raggiunto alla Cop26 e cosa succederà nel frattempo? Sì. Abbiamo la firma di 105 Paesi, impegnati a smettere di disboscare e ridare vita alle parti delle foreste già rovinate entro il 2030, ma è lecito chiedersi che cosa succederà nel frattempo. Centinaia di migliaia di ettari di alberi verranno distrutti comunque nei prossimi nove anni?”. Con queste parole il vescovo John Arnold, portavoce della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles sull’ambiente, commenta la “Dichiarazione dei leader di Glasgow sulla foresta e l’uso del terreno” firmata alla Cop26, la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite in corso a Glasgow fino al 12 novembre. “Ci saranno, di certo, altre dichiarazioni sui particolari di questa decisione che sembra un importante inizio del summit ambientale. È interessante che la delegazione brasiliana sia d’accordo con questa dichiarazione”, osserva il vescovo Arnold. “È importante anche la scelta di ridurre le emissioni di metano presa da almeno 90 Paesi. Mi sembra che la Cop26 si stia muovendo nella direzione giusta e che vi sia molta energia e speranza a Glasgow. A questo punto molti dei leader mondiali stanno lasciando la città e tocca ai loro negoziatori stabilire i dettagli degli accordi e prendere decisioni realistiche sulla loro implementazione. Possiamo almeno sperare che questi due accordi appena raggiunti siano un passo importante nella direzione giusta”, conclude il presule.

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