Un decalogo in vista delle imminenti elezioni generali. È quello offerto dal vicepresidente della Conferenza episcopale cilena, mons. Fernando Chomali, arcivescovo di Concepción. Di fronte all’attuale momento socio-politico, arriva l’appello a partecipare al voto e, quindi, a “rafforzare la democrazia, indebolire la possibilità di populismo e dittature, sradicare l’uso della violenza come arma politica”.
Tra i dieci punti enunciati, l’arcivescovo di Concepción lancia un appello affinché i principi, i valori e le proposte dei candidati favoriscano lo sviluppo di “giustizia, prosperità, pace, fraternità e del bene comune rispetto al bene individuale”.
Ancora, mons. Chomali invita a “discernere se il progetto politico presentato abbia come asse la giustizia sociale e se lo sviluppo economico, la creazione di posti di lavoro equamente retribuiti e il rispetto per l’ambiente vadano di pari passo”.
Il vicepresidente dell’episcopato sottolinea l’importanza di una partecipazione informata e consapevole, soprattutto sui fattori legati alla dignità della vita umana, al riconoscimento della famiglia nella società, al riconoscimento dei popoli indigeni, all’educazione e al ruolo dello Stato, nello scenario attuale del Paese. Infine, chiede di valutare se viene riconosciuta da parte dei candidati la libertà religiosa come principio fondamentale di una società che rispetta la fede e la coscienza personale; se esiste coerenza tra “ciò che si promette, si dice e si fa; infine, se ci si esprime con correttezza nei confronti con gli avversari politici.